Cenare in stratosfera

Esperienze gourmet con vista Terra: una nuova frontiera del turismo spaziale?

Tour dell’orbita, visite alla Stazione Spaziale Internazionale, Luna andata e ritorno. Dal 2001, anno del primo viaggio di un civile fuori dall’atmosfera terrestre, a oggi, il turismo spaziale non ha fatto che crescere, seppur molto lentamente: e adesso è di nuovo in fermento. Accanto alle offerte di viaggio iniziano a emergere nuove iniziative sorprendenti: si tratta di progetti che ampliano i confini di un settore ultra-luxury ancora tutto da esplorare, suggerendo possibili tendenze future. Tra queste, ci sono le cene nello spazio.

Fermento spaziale

Come dicevamo, quest’anno il settore è nuovamente in subbuglio. Infatti, si avvicina il termine della moratoria del Commercial space launch competitiveness act, la legge con cui gli Stati Uniti regolano l’esplorazione commerciale dello spazio. Perciò, i tre grandi player del settore, ovvero Virgin Galactic di Richard Branson, Blue di Jeffrey Bezos e la SpaceX di Elon Musk, si stanno dando da fare per reimpostare programmi, investimenti e partnership e quindi normalizzare sempre di più i voli oltre la Linea di Kármán (confine immaginario dell’atmosfera terrestre posto a un’altezza di 100 km sopra il livello del mare). Mentre la competizione nella corsa alla conquista dello spazio cresce, si stanno però facendo avanti soggetti e istanze alternativi: come la società francese Zephalto, la quale ha fatto sapere che, a partire dal prossimo anno, offrirà cene e degustazioni di vini nella stratosfera.

Foto: Zephalto

A lume di pianeta

Come molte testate straniere riferivano già in primavera, Zephalto, impresa di turismo spaziale fondata nel 2016 dall’ex-controllore del traffico aereo Vincent Farret d’Astiès, ha iniziato a vendere biglietti di prenotazione anticipata per i prossimi viaggi a bordo della capsula pressurizzata Céleste, capace di ospitare sei passeggeri e due piloti. Attaccata a un pallone sonda alimentato a elio, la capsula – il cui design interno è stato affidato a Joseph Dirand – salirà a un’altitudine di 25 chilometri, viaggiando a una velocità di 4 metri al secondo. Quindi, “galleggerà” nel cielo per tre ore, permettendo ai suoi passeggeri di consumare pasti stellati Michelin e calici di ottimo vino francese di fronte al panorama della curvatura terrestre. I voli, della durata di sei ore complessive, saranno aperti a persone di tutte le età e i passeggeri non richiederanno alcuna formazione preliminare.

La prenotazione anticipata costa 10.000 euro e consente all’acquirente di aggiudicarsi un posto ogni volta che i biglietti veri e propri vengono messi in vendita. Il costo dell’intera esperienza, invece, sarà di 120.000 euro. A maggio scorso, Zephalto aveva dichiarato a CNN Travel che i voli erano già sold out fino alla prima metà del 2025 e che i biglietti continuavano ad andare a ruba.
Benché, come già detto, a bordo di Céleste verranno offerti solo cibo e bevande di alta qualità, Farret d’Astiès ha dichiarato che “la vista e il viaggio in generale rimangono il fulcro centrale dell’offerta”; questa è la ragione per cui è stata scelta l’altitudine di 25.000 metri, che garantisce l’oscurità necessaria per apprezzare il profilo del pianeta senza la perdita di gravità.

Foto: Space Perspective

Una nuova frontiera?

Zephalto, che per il progetto ha lavorato a stretto contatto con l’agenzia spaziale francese CNES, non è l’unica azienda che progetta di portare passeggeri in orbita tramite un pallone aerostatico stratosferico. Come riferiva Dove Viaggi, ci aveva già pensato nel 2020 la start-up Space Perspective, la quale sta raccogliendo prenotazioni per la sua Neptune, una capsula pressurizza trasportata da un pallone pieno di idrogeno che potrà raggiungere i 30.500 metri di altezza. Quindi, né Céleste né Neptune raggiungeranno lo spazio suborbitale: per citare Farret d’Astiès, l’atmosfera a bordo di queste capsule sarà la stessa di un volo aereo, solo con panorami più incredibili e vibrazioni più lussuose.

Secondo i programmi, il volo inaugurale di Céleste è previsto tra un anno e mezzo. Adesso, Zephalto si sta dedicando alla sua costruzione e all’ottenimento delle certificazioni finali: sono stati effettuati diversi voli di prova, ma gli esiti non sono ancora stati resi pubblici. Nell’attesa di conoscere questi, insieme ai nomi degli chef che allieteranno i passeggeri di Céleste, festeggiamo per un particolare non indifferente, ovvero che i viaggi della capsula saranno a basso impatto ambientale: Zephalto ha assicurato che “l’esperienza genererebbe solo 26,6 kg di CO2 per l’intero volo, l’equivalente della produzione di un paio di jeans”. Una grande notizia per coloro che, oltre ad ammirare il pianeta dall’alto, vogliono anche proteggerlo. Intanto, non rimane che chiederci: se questa è la nuova frontiera del turismo spaziale, quale sarà la prossima?

La Redazione

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