Che cinema e televisione possano influenzare il turismo è un fatto che tendiamo ormai a dare per scontato. Da quando esistono Grande e Piccolo Schermo, le ambientazioni (così come le star) hanno sempre attratto pubblico. E, dopotutto, chi di noi non ha mai sognato di muoversi nelle location del proprio film cult o della serie tv preferita? Negli ultimi anni sono sempre di più i viaggiatori che si lasciano guidare da film e serie tv nella scelta di destinazioni e itinerari. La crescita del trend ha ovviamente a che fare sia con l’ascesa dei social network sia con la diffusione dei servizi di streaming. Scopriamo insieme a che punto è il fenomeno internazionale che gli studiosi hanno ribattezzato “cineturismo”.
Foto: Popeye Village
Cineturismo oggi
Il cineturismo è ormai una delle tendenze più forti in assoluto quando si tratta di geografia dei viaggi. A questo proposito, sono interessanti gli esiti di una recente indagine di PhotoAid, condotta tramite sondaggio e basata sulle risposte di oltre mille persone. Per il 44% degli interpellati la scelta di visitare un certo posto è stata principalmente dettata dal fatto che fosse apparso in una serie tv o in un film molto amati e per il 39% la questione ha avuto un peso discreto. L’indagine si riferiva non solo a luoghi diventati popolari sugli schermi come ambientazioni, ma anche a siti a tema – come il Popeye Village a Malta. Inoltre, è emerso che il 78% dei viaggiatori è propenso o molto propenso a optare per viaggi a tema televisivo o cinematografico; nel 35% dei casi, la ragione è il desiderio di vivere un’esperienza immersiva, che consenta di ripercorrere le trame o di seguire le tracce di personaggi celebri.
Tutto ciò è particolarmente vero per il turismo italiano, come dimostra una ricerca di ENIT e Netflix pubblicata nel 2022, secondo cui i contenuti audiovisivi made in Italy attraggono turisti da tutto il mondo.
Foto: Stephanie Branchu/Netflix, Villa Elena (scatto di Obero Gili Inc.), Fabio Lovino/HBO
Set-Jetting
Nel suo report Key Trends: Travel & Hospitality 2023, l’agenzia Karla Otto, per raccontare le anomale impennate di prenotazioni legate al successo di contenuti per lo schermo, prende in prestito l’espressione “Set-Jetting” coniata da American Express. Infatti, stando a quanto afferma il colosso statunitense sulla base di un sondaggio tra consumatori, il 70% di intervistati Millennial e Gen Z è stato ispirato a visitare una destinazione dopo averla vista in un programma televisivo o in un film. L’agenzia riporta anche un dato fornito da Google Analysis, secondo cui, a seguito dell’uscita della serie tv Emily in Paris, le vacanze nella capitale francese hanno registrato un aumento del 161%. A esercitare un forte potere di attrazione, spiega Karla Otto, sono soprattutto le star, capaci con la loro notorietà di sorreggere intere campagne e di muovere milioni di dollari in transazioni con carte di credito e di debito.
Foto: Hobbiton Movie Set, Sail Croatia
Effetto White Lotus
La lista di destinazioni diventate improvvisamente celebri o visitate in massa per via di film e serie tv è davvero lunga. Per citare i casi più famosi: il boom della Nuova Zelanda a seguito della trilogia di Il Signore degli anelli di Lo Hobbit; le location in Cina, Alaska e Tunisia usate per i capitoli della saga e gli spin-off di Star Wars; i fan della saga di Harry Potter, che fanno di Regno Unito e Irlanda le destinazioni più desiderate per il cineturismo. Poi c’è il caso Game of Thrones, che ha indotto viaggiatori di tutto il mondo a visitare Regno Unito, Irlanda del Nord e Croazia. La Corea del Sud per Squid Game, le Hawaii per Jurassic Park, New York per Friends, Sex & the City, Spiderman, Jocker, Mamma ho perso l’aereo… e chi più ne ha più ne metta. Monterey in California per Big Little Lies, Albuquerque in New Mexico per Breaking Bad, Medellin in Colombia per Narcos. Persino Chernobyl in Ucraina, per via dell’omonima serie Netflix.
Per quanto riguarda l’Italia, meritano una menzione Il Codice da Vinci, Il Commissario Montalbano, Sense8, I Medici, la saga Twilight. E ovviamente il clamoroso caso The White Lotus, che ha indotto l’agenzia Karla Otto a coniare il termine “effetto White Lotus” per descrivere il trend.
Così, sono sempre di più le collaborazioni tra le aziende di turismo e di entertainment: come la piattaforma americana Vacasa, che insieme a Sony Pictures ha offerto un soggiorno immersivo nella caserma dei pompieri di Ghostbusters; o Airbnb e Netflix, che stanno lanciando opzioni di soggiorno a tema Scooby Doo, Moulin Rouge e Queer Eye. Insomma, l’era del cineturismo è qui tra noi, e ha già iniziato a trasformare profondamente il nostro modo di viaggiare.