IMAGINARIUM II, tra sostenibilità e arte

La giornata di dibattito di Acqua Foundation e LuisaViaRoma alla Fondazione Catella

Milano, 13 settembre 2023. Per salvaguardare l’ambiente bisogna immaginare un futuro in cui “sostenibilità” sia la parola d’ordine. Ed è entusiasmante che ad avviare questo sforzo immaginativo siano le industrie creative, che con il loro operato possono contribuire sia a indirizzare le logiche di produzione generali sia a sensibilizzare l’opinione pubblica. Perciò, abbiamo deciso di inaugurare la nuova sezione del nostro magazine dedicata agli eventi raccontandovi IMAGINARIUM, la giornata di dibattito organizzata da Acqua Foundation, ente filantropico per la conservazione dell’acqua e della sua governance a livello globale, e LVRSustainable, comparto sostenibilità della piattaforma di e-commerce del mercato del lusso LuisaViaRoma.

Foto: Imaginarium II

La manifestazione è giunta quest’anno alla seconda edizione e si è confermata un appuntamento immancabile nel dibattito italiano su sostenibilità e inclusività nella moda, nell’arte e nel design. Il format, che incrocia con successo conferenza, mostra e cocktail, ha visto la partecipazione di ospiti d’eccezione, i quali hanno saputo sollevare preziosi spunti di riflessione.

Gli interventi

“La sostenibilità non è solo una responsabilità, ma una passione profonda” ha detto nel corso dell’incontro Fernanda Hernandez, Head of Sustainability di LuisaViaRoma: le sue parole descrivono perfettamente l’atmosfera che mercoledì scorso si è respirata alla Fondazione Riccardo Catella, location e principale partner culturale di IMAGINARIUM II. Hanno aperto le danze i discorsi introduttivi di Gabriele Bonfiglioli di Acqua Foundation e Luisa Panconesi di LuisaViaRoma, seguiti dai saluti istituzionali di Tommaso Sacchi, Assessore della Cultura di Milano. Subito dopo, l’illuminante keynote speech di Giulio Boccaletti, Honorary Research Associate presso la Smith School of Enterprise University of Oxford, nonché Direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici. Le sue considerazioni di studioso si sono rivelate il perfetto filo conduttore del dibattito successivo, moderato da Mimma Viglezio, redattrice e consulente di grande esperienza nel settore della moda.

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Foto: Imaginarium II

Quindi, si sono svolti i quattro panel tematici: Moda & Sostenibilità, Diversità & Inclusione, Architettura & Design, Arte Contemporanea. A ognuno di essi, hanno contribuito figure di grande calibro, come Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, il quale ha rilanciato la sfida della sostenibilità in ambito fashion: “Dobbiamo ambire a una moda accessibile e democratica, ma che rispetti il pianeta”. Interessanti anche i contributi di Franco Loro Piana, ceo di Sease, Mario Boroi, coo di Citizen of Humanity, e Andrea Baldo, ceo di Ganni; quest’ultimo, ha sottolineato come investire su innovazione e risorse dedicate sia la chiave per riuscire ad “anteporre i valori dell’azienda al business”. Oltre alla già citata Hernandez, sono poi intervenute Kulsum Shadab Wahab, Executive Director della Fondazione Hothur nonché fondatrice di Ara Lumiere – il brand di moda che riscatta le vittime di vitrolage – e Blandina Bobson, Direttrice dei programmi per i diritti delle donne di Oxfam in Kenya. Le due esperte hanno arricchito il dibattito con importanti considerazioni su diritti ed empowerment, chiarendo come l’inclusione e la lotta alla violenza siano assolutamente necessarie alla sostenibilità.

Quindi il dibattito è virato sul design: ad animarlo sono stati Michele De Lucchi, architetto e fondatore di AMDL CIRCLE, Kelly Russell Catella, direttore generale della Fondazione nonché Head of Sustainability presso Coima, e Stefano Belingardi Clusoni, architetto e fondatore di BE.ST. Infine, sono intervenuti Quayola, artista special guest dell’evento, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista, mecenate e creatrice della Fondazione che porta il suo nome. Il loro scambio ha reso evindente come anche l’arte contemporanea sia uno dei campi più fertili dove coltivare visioni e soluzioni; e ha introdotto la successiva mostra delle opere di Quayola, famoso a livello internazionale per esplorare il rapporto tra pittura paesaggistica e tecnologia avanzata. L’installazione video Storms, accompagnata da una serie di fotografie tratte dalla stessa, è riuscita a regalare ai presenti un’esperienza estetica perfettamente in linea con gli argomenti della giornata, ricordando l’importanza dell’interazione tra naturale e tecnologico.

Foto: Storms, Quayola (2021); Imaginarium II

Le nuove partnership

Nel corso dell’evento, Acqua Foundation e LVRSustainable hanno anche lanciato ufficialmente una partnership con il prestigioso Pacific Institute, organizzazione fra le più attive a livello globale nella preservazione dell’acqua. E hanno formalizzato il loro ruolo di Ambassador per la Business Leaders’ Open Call to Accelerate Action on Water, invitando le loro aziende partner a firmare la call to action della UN Water Conference che coinvolge stakeholder di tutto il mondo in un programma per l’utilizzo responsabile delle risorse idriche. Infine, il multibrand del lusso ha annunciato una prossima campagna con Oxfam dedicata a parità di genere e moda sostenibile.

Insomma, anche quest’anno IMAGINARIUM ha contribuito a profilare un orizzonte di impegno e cooperazione, al centro del quale campeggiano l’amore per il bello, la vocazione culturale e la passione per il business. Niente di meglio di una simile “chiamata alle armi” per costruire un futuro migliore. Attendiamo con slancio la prossima edizione.

La Redazione

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