Il 2023 si è rivelato un anno cruciale nel dialogo tra arte e moda, con collaborazioni tra maison e artisti contemporanei che hanno dato vita a progetti straordinari. Ecco una panoramica dei momenti più significativi di quest’anno in Italia e nel mondo, con l’augurio che il 2024 ci riservi altre meraviglie.
Foto: Gucci
1. Gucci in Via Monte Napoleone
Il cuore pulsante di Via Monte Napoleone ha subito una trasformazione epocale grazie alla recente riapertura della storica boutique di Gucci. A rinnovare lo stile e l’atmosfera dello store è stato l’estro del nuovo direttore creativo della maison, Sabato De Sarno, che l’ha reso un meraviglioso connubio tra moda, artigianato e design. La boutique è diventata anche palcoscenico per le opere d’arte curate da Truls Blaasmo, le quali interagiscono in armonia con i capolavori di Lucio Fontana e altri artisti contemporanei. Gucci ha celebrato così la sua lunga storia a Milano, creando uno spazio che incarna l’essenza della bellezza e dell’artigianato italiani.
Foto: Valentino e Mario Schifano
2. Valentino e Mario Schifano
Lo scorso 8 novembre Valentino ha inaugurato il nuovo flagship store in Madison Avenue a New York con una mostra esclusiva di Mario Schifano, organizzata da Magazzino Italian Art. La collaborazione costituisce un omaggio alla pittura contemporanea italiana e testimonia l’impegno di Valentino nel far incontrare arte e moda. L’esposizione, curata da Vittorio Calabrese, Direttore Esecutivo di Magazzino Italian Art, presenta cinque dipinti di grande formato di Schifano, creando un nuovo ponte tra l’Italia e la capitale artistica americana.
Foto: Carlos e Dario Tettamanzi – FENDI e Arnaldo Pomodoro
3. FENDI e Arnaldo Pomodoro
A maggio, FENDI ha aperto le porte del Colosseo Quadrato a Roma per la più grande retrospettiva mai realizzata sull’opera dello scultore Arnaldo Pomodoro. La mostra, intitolata Il Grande Teatro delle Civiltà e terminata a ottobre, offriva un viaggio attraverso settant’anni di ricerca di Pomodoro, dando vita a una specie di “teatro” autobiografico che fonde arti visive e sceniche. L’evento ha rappresentato il culmine della pluriennale partnership tra FENDI e la Fondazione Arnaldo Pomodoro, uno degli esempi più riusciti di nuove forme di intreccio tra arte e lusso.
Foto: Matteo Canestraro – Gaetano Pesce per Bottega Veneta
4. Bottega Veneta e Gaetano Pesce
Ad aprile, durante il Salone del Mobile, il designer Gaetano Pesce e Bottega Veneta hanno inaugurato un’installazione in boutique intitolata Viene a Vedere. L’invito contenuto nel titolo ha confermato le aspettative: l’intervento di Gaetano Pesce ha trasformato lo spazio in una “grotta” immersiva, offrendoci un’esperienza estetica che sfida i confini tra fashion e design. Protagoniste dell’installazione le indimenticabili borse in edizione limitata, realizzate a mano e ispirate a montagne italiane e praterie americane. La collaborazione tra il maestro e la maison, iniziata nella precedente Fashion Week milanese, è guidata da Matthieu Blazy e costituisce un esempio ispirante di contaminazione tra discipline e talenti.
Foto: Dior e Eva Jospin
5. Dior e l’arte in passerella
Maria Grazia Chiuri di Dior ha costantemente esplorato l’incontro tra arte e moda, coinvolgendo artiste contemporanee nelle sue creazioni e riuscendo a portare l’arte contemporanea in passerella. La sfilata prêt-à-porter Dior Primavera-Estate 2023 ha visto la scenografia di Eva Jospin, artista francese: una grotta in stile barocco realizzata magistralmente in cartone. Al centro della sontuosa scenografia, la performance coreografica del duo creativo Imre and Marne van Opstal. L’opera di Jospin si inserisce nel percorso di collaborazione della maison con molte altre artiste, tra cui spiccano: l’esponente del Gruppo 70 Lucia Marcucci, creatrice dell’allestimento sacrale Vetrata di poesia visiva della sfilata prêt-à-porter Dior Primavera-Estate 2021, e dall’argentina Silvia Giambrone, che ha realizzato l’installazione di specchi nella Reggia di Versailles per la collezione di prêt-à-porter Donna Autunno-Inverno 2021-2022.
Foto: Ferragamo
6. Ferragamo e Lucio Fontana
A febbraio, durante la Fashion Week a Milano, la seconda collezione di Maximilian Davis come direttore creativo di Ferragamo ha attirato l’attenzione non solo per la sua perfetta sobrietà, ma anche per la citazione degli iconici tagli su tela di Lucio Fontana, contenuta nelle uscite total black. Con questa scelta, che si inserisce in un restyling di grande efficacia, il designer britannico celebra il legame della casa di moda con l’arte contemporanea, preservando l’eleganza intramontabile della sua identità senza rinunciare a tocchi audaci.
Foto: Louis Vuitton e Yoyai Kusama
7. Louis Vuitton e Yayoi Kusama
Il 2023 si è aperto con l’exploit di Louis Vuitton e la Maestra giapponese Yayoi Kusama a New York. La performance, in cui un robot iperrealista con le fattezze dell’artista novantenne dipingeva i suoi celebri dot all’interno delle vetrine del negozio sulla Fifth Avenue, ha incantato spettatori dal vivo e sui social, e si è inserita in una serie di altre grandiose installazioni pop-up in giro per il mondo. La collaborazione tra la maison e Yayoi Kusama, iniziata nel 2012, in questa seconda edizione presenta una collezione di 450 pezzi tra borse, scarpe da ginnastica e profumi, che celebrano “l’arte, l’audacia e l’artigianato”. L’operazione, di dimensione mastodontica e di eco globale, ha offerto molti spunti di riflessione sulle future evoluzioni del rapporto tra arte e moda.