Tutte le meraviglie di Pesaro 2024

La programmazione della Capitale della Cultura tra arte, natura e tecnologia

Lo scorso 20 gennaio, Pesaro ha iniziato ufficialmente la sua avventura come Capitale italiana della Cultura 2024. La città marchigiana ha strutturato una proposta culturale imponente, che conta circa mille eventi e coinvolge anche i 50 Comuni della provincia – grazie al progetto “50×50 Capitali al quadrato”. La programmazione, il cui tema è “La natura della cultura”, esplorerà le interazioni tra arte, ambiente e tecnologia, attraverso mostre, concerti, interventi di arte urbana, spettacoli, happening, laboratori, degustazioni, letture, conferenze, passeggiate alla scoperta del territorio e molto altro. Scopriamo insieme cosa ci aspetta di interessante.

Biosfera Pesaro 2024 render

Foto: Biosfera (progetto), Pesaro 2024

Installazioni e mostre

Le installazioni rappresentano un pilastro fondamentale della programmazione culturale di Pesaro 2024. In Piazza del Popolo, dal 25 febbraio campeggia la Biosfera, scultura digitale interattiva di 4 metri di diametro e oltre 2 milioni di led – la cui presenza si pone in dialogo ideale con la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro a Piazzale della Libertà. Unica per dimensioni in tutta Europa, eletta simbolo dell’intera manifestazione, l’opera è ispirata all’Albero della Vita di Expo 2015 ed è stata progettata da Federico Rossi, professore di architettura digitale alla London South Bank University,  e Andrea Santicchia di Artifact Studio, artista transdisciplinare e docente dello IUAV. Nel corso dell’anno, l’installazione ospiterà vari contenuti di natura artistica e scientifica, come: Pesaro 2024, con video a 360 gradi del patrimonio paesaggistico e storico-artistico del territorio; Data Visualization Climate Change, una serie di visualizzazioni e simulazioni elaborate a partire dai dati sullo stato di salute del pianeta raccolti dal progetto Copernicus dell’UE; Materia, una scultura digitale modellata in tempo reale dal movimento degli spettatori, metafora dell’impatto dell’umanità sugli ecosistemi.

Foto: Biosfera, Pesaro 2024; Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro; Sculture nella città di Arnaldo Pomodoro, mostra del 1971. 

Da marzo a giugno, Pesaro e le altre città della provincia saranno anche scenario di Reali meraviglie, a cura di Filippo Rosati, un ciclo di opere installative, esperienze performative e immersive sia all’interno sia en plein air, tutte incentrate sui temi dell’Antropocene e sul rapporto tra umanità e natura. Si tratta di interventi site-specific o riadattamenti esclusivi, a opera di una serie di artisti internazionali e caratterizzati da un forte impatto visivo e partecipativo. Il ciclo di installazioni, inoltre, rientra in un programma educativo multidisciplinare che coinvolgerà la cittadinanza e studenti provenienti sia dal territorio sia da tutta Europa.

Molto spazio viene dedicato anche alle mostre. Durante il corso dell’anno, si articolerà Dalle sculture nella città all’arte delle comunità, a cura di Marcello Smarrelli, progetto espositivo di rigenerazione urbana che si ispira alla storica mostra di Pomodoro Sculture nella città, organizzata nel 1971 alla galleria Il Segnapassi. Tramite la formula della residenza, 12 artisti di diversa generazione e discipline realizzeranno opere d’arte site-specific nei quartieri della città, pensate attraverso percorsi di coprogettazione coi cittadini. Le produzioni saranno accompagnate da un public program finalizzato alla conoscenza dell’arte contemporanea e a una mostra in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro dedicata alla memoria critica delle installazioni dell’artista, che si terrà presso Centro Arti Visive Pescheria.

Foto: Reali Meraviglie, a cura di Filippo Rosati; Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola; Blu Kabul Malinconia dei colori (video still) di Agnese Purgatorio

Infine, al Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola, fino al 15 dicembre 2024 ci sarà la mostra L’Oro Blu, a cura di Leonardo Regano, dedicata a due colori che caratterizzano il patrimonio artistico locale: l’oro, che caratterizza il meraviglioso gruppo di Bronzi romani da cui il museo prende il nome, e il blu, tintura tipica dell’area, fondamentale nel Rinascimento del Ducato di Urbino, ricavata dalla lavorazione della Isatis tinctoria, pianta conosciuta come “guado”.  L’esposizione riunisce una serie di prestiti da parte di collezioni private del territorio (tra cui opere di Christo, Vettor Pisani e Alighiero Boetti) a creazioni di alcuni celebri artisti marchigiani e nazionali – come Franco Guerzoni, Luigi Carboni, Agnese Purgatorio, Anne & Patrick Poirier, Ivana Spinelli, Gea Casolaro. L’Oro Blu rienta nel progetto Blu: il colore della Cuccagna, rassegna diffusa tra Pergola, Urbania, Peglio, Borgo Pace e Sant’Angelo in Vado, che prevede mostre, residenze, workshop e attività multidisciplinari.

The Life Marina Abramovich

Foto: The Life di Marina Abramović

Concerti e performance

Anche la programmazione musicale è molto ricca. Il suo protagonista è senza dubbio Gioacchino Rossini, originario di Pesaro. Si è iniziato a febbraio con le Settimane Rossiniane e Buon compleanno Rossini!, giornata di celebrazione per il suo compleanno (29 febbraio), in cui è stato inaugurato l’Auditorium Scavolini; e si riprenderà ad agosto con la 45° edizione del Rossini Opera Festival, che prevederà un cartellone più lungo e ricco del solito.
Proprio l’Auditorium Scavolini ospiterà poi una notevole stagione di spettacoli e concerti, tra cui spicca The Life, l’attesissima performance in mixed reality di Marina Abramović, che coinvolgerà gli spettatori in un’esperienza digitale intima con l’artista.
Inoltre, questo mese, nei giorni dell’Equinozio di Primavera, il Parco Miralfiore verrà illuminato da Spark, performance di Studio Roosegarde in cui migliaia di piccoli fuochi d’artificio organici e biodegradabili simuleranno la luce delle lucciole.

Tra le esperienze musicali innovative si distingue anche Twin Color, nuovo progetto del compositore di musica elettronica Murcof insieme all’interaction designer e software engineer Simon Geilfus, che verrà presentato in prima nazionale al Teatro sperimentale di Pesaro. A settembre, invece, sarà la volta dell’ultimo lavoro del grande compositore  recentemente scomparso Ryuichi Sakamoto: Kagami, una performance creata con Tin Drum che mette in dialogo fotografia, videoarte e realtà aumentata.
Infine, la Stagione di Prosa Capitale al Teatro Rossini ospiterà spettacoli di teatro con Virginia Raffaele, Drusilla Foer, Arturo Brachetti e personaggi come la senatrice Liliana Segre e la politica colombiana Ingrid Betancourt, famosa per la lotta al terrorismo e al narcotraffico.

Foto: Spark di Studio Roosegarde; Kagami di Ryuichi Sakamoto e Tin Drum

Tanti eventi, una sola card

Ma gli eventi della Capitale della Cultura 2024 non finiscono qui. Giusto per citarne alcuni: ad aprile, sbarcherà a Pesaro l’ottava edizione di KUM!, il festival diretto da Massimo Recalcati e dedicato allo sviluppo del concetto contemporaneo di cura. A maggio si terrà invece We Nature, seconda edizione della due-giorni sulla natura immersa nel Parco San Bartolo di Pesaro. A giugno la città ospiterà come sempre la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, e, tra fine giugno e inizio luglio, CaterRaduno, evento targato Rai Radio2 lanciato da Caterpillar, con tanti ospiti, concerti e spettacoli.
Se desiderate esplorare appieno tutto ciò che Pesaro ha da offrire quest’anno, è stata attivata la card Pesaro Capitale, che offre accesso privilegiato al circuito Pesaro Musei e ad altre realtà culturali convenzionate. Data la favolosa programmazione di eventi, vi consigliamo di non mancare: si prospetta un viaggio tra natura, arte, tecnologia e territorio davvero indimenticabile.

La Redazione

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