Arriva da New York l’iniziativa che ha attirato l’attenzione e suscitato interesse da tutto il mondo. Il Luddite Club è un gruppo di adolescenti che promuove da anni l’autoliberazione e la disintossicazione dai social media e dalla tecnologia.
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Alcuni degli studi condotti da “Youth trends” dimostrano infatti, come più del 50% dei giovani è consapevole e preoccupato di passare troppo tempo a scrollare sui social media. I luddisti, che prendono il loro nome da Ned Ludd, capo di una protesta contro l’industrializzazione in Inghilterra nel XVIII secolo, si oppongono all’onnipresenza della tecnologia e dei social nella vita quotidiana, proponendo attività che si concentrano sulla riappropriazione della vita reale. I giovani membri si incontrano regolarmente per svolgere attività quali leggere libri, dipingere, scrivere e riconnettersi con la natura.
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Nokia ha riportato inoltre, negli ultimi anni, un aumento di vendita dei cosiddetti telefoni a conchiglia all’interno della GenZ che sembrerebbero essere usati come secondo dispositivo da portare al posto del comune smartphone durante le serate, in vacanza o in qualsiasi momento che valga la pena essere vissuto appieno e senza distrazioni.
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Attualmente in Italia questo fenomeno non sembrerebbe ancora essere molto diffuso, seppur la riflessione e la necessità di disintossicazione tecnologica sia già frutto di interesse da parte di giovani e adulti.