Cocktail senza alcol con qualcosa in più

Il benessere è servito

Il mondo del beverage sta vivendo una rivoluzione silenziosa, ma potentissima: i cocktail si stanno trasformando in elisir di benessere, pensati per chi sceglie uno stile di vita più sano, consapevole e… curioso. Curioso di provare un’alternativa che non rinuncia al gusto né al rituale sociale, ma che mette al centro la salute mentale e fi sica.

Sempre più persone – in particolare tra la Gen Z e i Millennials – scelgono di ridurre o eliminare il consumo di alcol. Ma non si tratta solo di “bere meno”. Si tratta di bere diversamente: in modo coerente con valori come equilibrio, lucidità, energia.

Secondo uno studio di NCSolutions, il 61% dei giovani americani tra i 20 e i 30 anni ha dichiarato l’intenzione di ridurre l’assunzione di alcolici nel 2024. Dati simili arrivano anche da Mintel, che evidenzia come il 71% della Gen Z e il 73% dei Millennials siano interessati a uno stile di vita “sober curious”: letteralmente, curiosi di vivere sobri, anche in contesti sociali.

Super ingredienti al posto dell’alcol

Ma cosa bevono queste persone? Non semplici soft drink. Stiamo parlando di una nuova generazione di cocktail funzionali, dove al posto dell’alcol troviamo ingredienti botanici, adattogeni, nootropi e persino funghi medicinali.

Una delle pioniere di questo approccio è Giulietta Octavio, terapista olistica e fondatrice di Ceybon AF, una linea di aperitivi analcolici formulati per infl uenzare positivamente l’umore. Le sue proposte – con nomi come Chill AF, Happy AF e Bright AF – promettono sensazioni simili a quelle indotte dall’alcol (rilassamento, euforia, stimolo), ma senza eff etti collaterali. Il segreto? Un mix calibrato di ingredienti naturali, studiati per riprodurre anche texture e sapori simili a quelli degli alcolici tradizionali.

Foto di: Ceybon

Cocktail “smart” che parlano la lingua del benessere

Un’altra realtà interessante arriva dall’Australia: il brand Via ha sviluppato cocktail senza alcol frizzanti che, grazie alla tecnologia Viagenics, utilizzano adattogeni per migliorare concentrazione, chiarezza mentale e gestione dello stress. Margarita, brut, aperitivo: le referenze riprendono volutamente i nomi del mondo alcolico, per creare continuità col rituale, non rottura.

“La nostra idea era rendere questa scelta naturale, non alternativa,” spiega la fondatrice Sarah Morley. “Le persone vogliono ancora godersi un momento di socialità, ma in modo più intenzionale, più allineato con il loro stile di vita.”

Foto di: Via

Il piacere del gesto, senza il peso

Il trend è chiaro: oggi i consumatori non cercano semplici sostituti dell’alcol, ma esperienze nuove che integrino piacere, gusto e benessere. Bevande che raccontano un nuovo modo di stare insieme, che celebrano l’equilibrio, l’energia, la cura di sé.

Il cocktail del futuro non è solo analcolico. È intelligente, funzionale, bello da vedere e da condividere. E soprattutto: fa bene.

Redazione

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